Collegiata S. Maria Assunta

Ariccia (RM)

Luogo: Ariccia (RM)
Anno: 2019
Committenza: MIBACT - SABAP per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale  
Superficie: 3186,81 mq
Classi e categorie di lavori: E22 

La monumentale palazzo della Collegiata di S. Maria Assunta si affaccia  insieme a Palazzo Chigi, su Piazza della Repubblica, nel centro di Ariccia, costituendo uno dei più eccezionali ed unitari complessi architettonici del Barocco Romano, progettato da Gian Lorenzo Bernini su commissione di papa Alessandro VII.
L’intervento di restauro interesserà in particolar modo l'esedra e i casini del Governatore e del Ministro: lo scopo è proporre una corretta conservazione del manufatto, con particolare attenzione rivolta alla valorizzazione dei significati storici e documentari del monumento.
L’indagine diretta e i rilievi diretti hanno portato alla comprensione e alla definizione della tipologia, morfologia e localizzazione delle patologie di degrado. La causa principale delle alterazioni dei materiali è da ricondurre principalmente all’azione dell’acqua e degli agenti atmosferici  - umidità di risalita capillare, infiltrazioni dovute all’assenza di un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, pioggia battente, esposizione a vento e sole - che ha prodotto ed accelerato i fenomeni di degrado.
Condizione preliminare per l'intervento sugli intonaci sarà quindi il risanamento della muratura retrostante e la sostituzione di quelle porzioni aggredite dai sali. Inoltre, tutte le azioni di pulitura, consolidamento e protezione specifiche degli interventi di restauro vanno fatte precedere da operazioni particolari che riguardano non solo i manufatti architettonici ma anche l’ambiente circostante. Tali operazioni riguardano la pulitura dalla vegetazione che cresce al piede e alla sommità delle murature e l’estirpazione della vegetazione infestante. Sarà necessaria una preliminare pulitura a secco dei depositi superficiali incoerenti presenti sui paramenti eseguita con pennellesse, spazzole naturali e aspiratori; per la rimozione dei depositi più coerenti è preferito l’uso di spugne sintetiche o pani di gomma e pulitura ad acqua. Si procederà poi con il consolidamento dei distacchi tra gli strati e la sigillatura delle lesioni e delle discontinuità, alle quali seguirà la reintegrazione delle lacune e velatura a fresco ed a secco ad accompagnamento dell'esistente.
Fondamentale sarà anche la creazione di un cavedio areato per isolare la struttura ed allontanare l'acqua sia dei compluvi che delle infiltrazioni o percolazioni dal fabbricato. Allo scopo verranno eseguiti degli scavi a sezione obbligata intorno all’intero perimetro, con l’intento di allontanare la terra dalle murature di fondazione e consentire un rapido deflusso delle acque meteoriche verso i collettori fognari cui si raccorderà la canalizzazione, alla quale si collegheranno tutti i discendenti delle gronde interessate.